Incetta di medaglie in Ungheria per l’Italia che, per la prima volta, con l’Oltrepò pavese, ha preso parte all’unico concorso transnazionale sul vitigno Riesling italico. Si tratta di Grow du Monde 2024, competizione enologica itinerante in corso fino a stasera in Ungheria, in una delle terre più vocate alla viticoltura in terra magiara, Balatonfüred, lungo le sponde del Lago Balaton. Cantina Scuropasso – Roccapietra di Fabio Marazzi è l’unica italiana ad aggiudicarsi una medaglia d’oro, con una media di ben 91,33 punti. Ottimi anche i Silver di Colle del Bricco del “giovane ribelle” oltrepadano Matteo Maggi e di Azienda agricola La Sbercia, che conquista anche due bronzi grazie ai suoi spumanti.
La Sbercia risulta dunque tra le aziende più premiate a Grow du Monde 2024. Il concorso ha visto in gara oltre 350 vini prodotti per la maggior parte in purezza con il vitigno Riesling italico (ammessi anche gli uvaggi e le cuvée, in una particolare categoria). Sette i Paesi partecipanti: oltre all’Italia, in gara Ungheria, Croazia, Slovenia, Repubblica Ceca, Serbia e Slovacchia. Con ben 1.200 ettari di Riesling italico, l’Oltrepò pavese si candida a ospitare una delle prossime edizioni di Grow du Monde, a conferma dell’interesse di un nutrito gruppo di produttori di dare avvio a una vera e propria rivoluzione della comunicazione e del marketing legato al vitigno, il cui unico “genitore” conosciuto è italiano (la Coccalona nera).
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.